1. |
Introduzione
02:29
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Io ti guardo e vedo buio
I tuoi occhi sono quasi quotidiani Ho visto i tuoi pensieri
Scivolarti tra le mani
se vuoi farti male
Basta dirmelo e non ci sono più Tanti anni in differita
Sono tutti un dejavu
Ma non ti accorgi che mi tocchi Anche se non vuoi
Una sigaretta e vai
Dove non siamo stati mai
Il coprifuoco nei tuoi sguardi Disidratati sono niente
Sono solo in sei miliardi
Di sfollati media gente
Ma se vuoi farti male
Io ti stringo da lontano e vado via Sarà bello rincontrarci
Tra i ricordi di qualche tua poesia
Ma non ti accorgi che mi tocchi Anche se non vuoi
Una sigaretta e vai
Dove non ti ho lasciato mai
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2. |
La hit dell'estate
02:55
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Ti scriverei la hit dell’estate
se solo fossi da solo
se solo fossi capace
Sarebbe bello vederti in agosto a dosare i saluti
dai parenti più cari a quelli più sconosciuti
Ti scriverei la hit dell’estate perché insomma ci manca
annoiarci insieme dicendo che siamo in vacanza
Perché forse davvero si sta meglio a Milano
Con la vita a contratto sognando un posto lontano
Dai che non siamo vecchi,
ti faccio ancora proposte di nozze con le Moretti
poi la hit dell’estate serve che cambi ogni anno
per stufarci alla radio in strada mentre stiamo tornando
Io non so difendermi da quello che provo
baro a sorrisi soltanto se sento il tuo nome
come ad esempio guardarti sotto l’ombrellone
ai tuoi occhi riflessi cambio il mio, mi commuovo
E sai come sono fatte le canzoni d’estate
servono a ballare e a scansare le emozioni
per fare le foto da duemila angolazioni
forse il modo migliore è scappare dopo averle ascoltate
Ma la hit dell’estate sarebbe qualcosa di tuo, qualcosa di eterno
Ti scriverò una canzone migliore per questo inverno
Dai che non siamo vecchi,
ti faccio ancora proposte di nozze con le Moretti
poi la hit dell’estate serve che cambi ogni anno
per stufarci alla radio in strada mentre stiamo tornando
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3. |
Il Bosco Verticale
02:27
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Voglio vedere bruciare il Bosco Verticale
Come prende fuoco un complesso industriale
Gli operai in divisa sulla provinciale
Si respirano gli umori andati a male
La donna occidentale è il diritto perfetto
Necessaria violenza si respira a letto
“Ringraziando il Signore abbiamo il pane ed un tetto
Mio marito è frocio ma fa l’architetto”
Sui destini generali
Le compagnie assicurative danno premi eccezionali
Ma di sicuro non ti ho contagiato
Lo sa il ministro dell’antitaccheggio
Al supermercato
A Porta Venezia le ragazze e nient’altro
La mascherina ce l’hanno da quando
Non si usava il filtro e qualcuno pensa
“Manco col cazzo di un altro”
Nella notte in rovina noi beviamo in cantina
Hanno chiuso i locali quelli belli davvero
Un’amica in cucina, ora la cucina
Ieri ero solo, oggi solo ero
Sui destini generali
Le compagnie assicurative danno premi eccezionali
Ma di sicuro non ti ho contagiato
Lo sa il ministro dell’antitaccheggio
Al supermercato
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4. |
Il Corpo
03:20
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Sono le ombre
Le ombre ti stringono i fianchi
Mentre nevica sui tuoi capelli
Di aceto rosso
Io non posso
Rischiare la vita seduto per terra a contare i respiri
Dalle ossa ai sorrisi rimpianti
Sono le ombre rapite ai passanti
Che rendono inutile la vanità
E dimmi se c’è qualche cosa di vero
Tra il primo vagito e la fine imminente
Se lo spazio è un dolore costante tra il vinto e il vincente
E il tempo è un’ombra infelice che segna il dolore
Io non voglio restare più in corpo che muore
Io non voglio restare più in un corpo che muore
Io non voglio restare più in corpo che muore
Io non voglio restare più in un corpo
È l’illusione
L’ombra che spinge a fare l’amore
I sogni incostanti scandiscono il vizio
L’ombra precede il precipizio
Della libertà
E dimmi se c’è qualche cosa di vero
O che il risultato è la distruzione
Io non voglio restare più in corpo che muore
Io non voglio restare più in corpo che muore
Io non voglio restare più in un corpo che muore
Io non voglio restare più in un corpo
Io non voglio restare più in un corpo
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5. |
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Vincenzo io ti spacco il culo
ma non voglio venirti a cercare
Se ti trovo te lo giuro
passi la vita in ospedale
Cocaina molto gaia
Se ti vedo cambio canale
Fai il produttore ma sei bravo
solo col plug-in anale
Vincenzo io ti spacco il culo
ma non siamo comunque pari
Fidati appena ti prendo
non mi fermi neanche se spari
I tuoi lamenti sono musica
tipo quando ti lamentavi
che la tua donna non godeva
Hai un cotton fioc per genitali
Ma in fondo è la cosa più banale del mondo
Tu che scopi la mia tipa
Io ti ho aperto casa mia e non la faccia
Sei un uomo di merda ma evidentemente
sembra che piaccia
Vincenzo io ti spacco il culo
perché è così che deve andare
Meglio stare a San Vittore
che sentirti respirare
Melodrammatico malarico
Arrangi cazzi senza pagare
Sei un ingoio mancato
Un corpo vuoto da massacrare
Ma in fondo è la cosa più banale del mondo
Tu che scopi la mia tipa
Io ti ho aperto casa mia e non la faccia
Sei un uomo di merda ma evidentemente
sembra che piaccia
Vincenzo almeno un pochino io ti devo ringraziare
Lei è pura come un gatto non ti farà mai del male
Sessuofobica perversa,
talassofobica ha paura di bagnare
Io a vent’anni, mi dispiace,
ho ancora voglia di scopare
Ma in fondo è la reazione più normale del mondo
Perdonami davvero spero la porti all’altare
Elettronico complesso di spiacere
Le ricorderai suo padre
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6. |
San Junipero
03:28
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Sarebbe qualcosa di eccezionale
Vivere almeno un minuto all’anno
E ricordare che era speciale
A tutti quelli che non lo fanno
Io a San Junipero ci sono stato
Non era niente di divertente
Culi alla moda sorrisi in affitto
E un fantastico odore di niente
E c’eri tu
Che non mi davi da bere
E c’eri tu
Tra cielo e mare un po’ più su
E c’eri tu
Che non mi davi da bere
E c’eri tu
Tra cielo e mare un po’ più su
Sarebbe un gioco che non ti ricordi
Uno stupido assegno l’ipogeo liberale
Essere schiava del corpo degli altri
Cercando un sesso sentimentale
Io a San Junipero mi sono salvato
Era tutto un carnevale di vite
Il sorriso in affitto non l’ho mai pagato
A un amplesso sicuro ho preferito l’otite
Sarà che le feste le ho sempre odiate
Non sono felice col telecomando
Morire da solo senza poter urlare
Vomitare la bile di quando in quando
San Junipero è sempre esistita
ma non riguarda i vizi miei
Sarebbe una buona via d’uscita
Sparare a tutti e impiccare il DJ
E c’eri tu
Che non mi davi da bere
E c’eri tu
Tra cielo e mare un po’ più su
E c’eri tu
Che non mi davi da bere
E c’eri tu
Tra cielo e mare un po’ più su
Sarebbe un contratto d’appalto in contanti
Una bocca riuscita per monetizzare
Avere il frigo sempre pieno d’amanti
E un’agenda di palchi a farsi sodomizzare
San Junipero è un mondo di soldi
Dove scrivi rime d’amore
Poi se sei bravo a fare pompini
Dicono tutti che sei un cantautore
Qui la birra è sempre sgasata
Ma non si sta poi così male fuori
San Junipero è tutta la gente
Tutta la gente che rompe i coglioni
E c’eri tu
Che non mi davi da bere
E c’eri tu
Tra cielo e mare un po’ più su
E c’eri tu
Che non mi davi da bere
E c’eri tu
Tra cielo e mare un po’ più su
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7. |
La verità
02:43
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Poi forse neanche il giorno
Saprà scaldare
Quell’angolo decrepito é irrisolto del tuo cuore
Scendendo perdo i pezzi per le scale
É una notte in più non si può fare
Ma forse
Ci salveranno le stelle
Ci salveranno le stelle
Ci salveranno le stelle
Le stelle guarderanno te
Ma cosa vuoi di più
Una notte d’autunno te la posso prestare
Di più non ti posso dare
Se no mi faccio male anch’io
Anche oggi non mi reggo in piedi
E credo serva
Una notte da bere per dimenticare
L’innocenza delle prime volte con la vita
La mia prima di iniziare é già finita
E ancora
Io sono morto tre volte
Sono morto tre volte
Sono morto tre volte
Non ho più voglia di rinascere
Ma cosa vuoi di più
Io l’inferno non te lo voglio dare
É solo che ho paura a non sbagliare
E anche a stare bene un po’
La verità ë che da solo non so starci
E che svenire tutte le notti mi conviene
Finché le sveglie non mi fanno il funerale
Vivere un giorno equivale a stare male
Ma un giorno
Noi guarderemo le stelle
Guarderemo le stelle
Guarderemo le stelle
Ma io guarderò più te
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8. |
Love Crash
03:05
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Morire di morte violenta
Morire soltanto di morte lenta
Se mi tieni la mano
Io non so se ti voglio
Ma so che ti amo
E poi e poi e poi e poi
Uccidere i sogni le notti accaldate
Dammi un motivo per bermi l’estate
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Morire restando al gioco
Morire bruciato dal fuoco della passione
Come si fa a scordare il tuo nome
Di notte di notte di notte
Morire giovani e stanchi
Morire di vita se mi passi davanti
Uccidersi solo di tempo e rimpianti
Morire soltanto se mi tieni la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Ma ti prego
Tienimi la mano
Tienimi la mano
Tienimi la mano
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9. |
Miamo o non mi ami
03:15
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Da un po’ di tempo che non ci sei più
Sarebbe quantomeno illogico pensare a un tuo ritorno
Però invece è logico pensarti avvinghiata a qualche stronzo col trucco
Vestita a Carnevale da Hermione Granger dopo qualche pozione Polisucchio
Invece io non esco da un po’
Mi chiudo in bagno e faccio sport
Ho iniziato a parlare anche col tostapane
Accendo il telefono per vedere i tuoi post
E pensare che mi fa ancora incazzare
Mi hai lasciato perché al mare
Ti ho sorriso e poi baciato
Mi hai detto un vero Indie è sempre triste
Quando è innamorato
Caterina odio I Cani, Gazzelle e Colapesce
La scaletta del Miami è piena di animali
La scaletta del Miami è piena di animali
La scaletta del Miami è piena di animali
Spietato e inesorabile
È lo sguardo maschile quando perde la schedina
Ricordami, confondo
Tu leggevi Kundera la mattina
Ed io che nella vita ho letto solo la biografia di Ibra
La mattina mi aspettavo tu sguainassi la vagina
Caterina ho sbagliato
Va bene essere tristi
Ma ormai l’Indie è morto
Scopiamo qualche volta
Poi ascoltiamoci Battisti
Va bene ormai non posso farci niente
Fossi stato più attraente
T’avrei chiavato ancora
Nella tua cabrio nuova
Come quell’altro mezzo uomo
Che apprezza Vasco Brondi
È pieno di disagi e compra solo Vegan bio
La prossima volta che ti porta in camporella vengo anch’io
Gli faccio vedere come finisce
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
Chi va ancora al Miami
E non mangia gli animali
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10. |
Antiedipo
03:51
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Cerco aspirazione mentre aspiro nicotina
La mia rabbia e là immobile
E la vita me l’avvicina
Cerco i muri del metrò
Per scriverci cazzate
Cerco manifestazioni per prendere manganellate
La mia vita è più underground di quanto si possa immaginare
La mia musica di dolore
È una malattia mentale
Intanto cerco la mia radio dentro una Pegeout
La mia vita straordinaria chiusa in un metrò
Il mio spirito conquista la libertà
La morale degli altri la pago a metà
Cerco un’anima con cui volare
Cerco un prete che vuol bestemmiare
Cerco in giro e non la trovo
La mia vita sociale
Ed il circo da cui scappavo mi sta ancora aspettando
La conformità sociale mi sta dilaniando
E la mia cultura in piedi solo quando
Ha voglia di farlo
Intanto cerco una scopata senza storia seria
Adesso mi faccio un cannone e dopo un buco in vena
La crudeltà mi sconfigge e il cinismo vince
Quando torno a casa mi suicido su Twitter
Cerco da sempre una discoteca che fa buona musica
Cerco di immaginare un orgasmo dentro a una Multipla
Cerco il sabato sera di non tornare sanguinante
Dopo una serata con gli amici
Dove investo un passante
Intanto cerco un po’ d’erba per poter scappare
Una giornata di sole col mio buio interiore
E mentre mi strappo i capelli con le mani sudate
Sento il cielo che piange con le palle girate
E dopo poco si capisce che il tempo ti mente
Che la memoria non esiste e il futuro non sente
E il documento di questa mia breve storia
È in quel mezzo grammo avvolto
Nella carta stagnola
Intanto cerco una scopata senza storia seria
Adesso mi faccio un cannone e dopo un buco in vena
La crudeltà mi sconfigge e il cinismo vince
Quando torno a casa mi suicido su Twitter
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Nel tempo libero rider per Deliveroo e scrivo quando mi dimentico di dormire.
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